12/12, 12:15–12:30 (Europe/Rome), Aula Nievo
Il 71% del nostro pianeta è coperto dall'oceano, un ambiente difficile da mappare con l'utilizzo di immagini aree, voli lidar e rilievo sul campo. I dati oceanografici e i modelli di previsione dello stato del mare (principalmente onde, correnti e livello) sono condivisi in formati dedicati (NetCDF o GRIB) con l'uso di griglie strutturate o irregolari (mesh). Sono presenti molte infrastrutture di condivisione dati che hanno portato allo sviluppo di data server come ERDDAP and THREDDS dataserver.
Questi software open source sono mantenuti da una community legata agli ambiti scientifici di riferimento e consentono la gestione di metadati, la creazione di aggregazioni lungo l'asse temporale e soprattutto la pubblicazione del dato tramite webservice WMS
Verranno presentati alcuni componenti della infrastruttura dati utilizzata dal CNR-ISMAR in fase di potenziamento nell’ambito del progetto ITINERIS ( Next Generation EU PNRR) e alcune interfacce realizzate nel corso dei progetti europei.
Gli output dei modelli previsionali di onde e livello del mare sono in genere distribuiti in formato NetCDF, un formato binario messo a punto dalla NOAA appositamente per contenere dati multidimensionali. Più variabili (es. direzione e livello dell'onda) sono associate ad una griglia nello spazio (coordinate X e Y o Lon e Lat) e nel tempo (numero naturale definito come minuti o secondo a partire da una data di riferimento). Per l’oceanografia la terza dimensione è normalmente gestita indicando dei livelli a partire dalla superficie del mare.
Questi file vengono analizzati e gestiti con librerie dedicati e ci sono dei visualizzatori specifici che permettono di plottare il modello secondo una scala di colori personalizzata. I file NetCDF su griglia regolare (quadrata o rettangolare) possono essere letti come raster da GDAL (ogni momento temporale corrisponde a una banda).
All’interno del nostro istituto si usano più spesso output su griglia non strutturata (una mesh composta di elementi triangolari) che permette una maggior risoluzione in prossimità della costa o dei punti di interesse. Su una griglia di questo tipo lavora il modello idrodinamico SHYFEM[0] messo a punto in particolare per la Laguna di Venezia.
Da un po’ di tempo i file NetCDf sono direttamente leggibili in QGIS grazie al driver MDAL, anche quelli con griglia non strutturata, purché conformi alla convenzione UGRID.
Una migliore interazione con i dati cartografici si può realizzare quando i file NetCDF, anche con griglia non strutturata, vengono pubblicati utilizzando Thredds data server che espone servizi standard ncWMS. Come visualizzatore web è stato utilizzato per ora Leaflet.js con l'estensione Leaflet time series sviluppata dal servizio di osservazione e previsione delle isole Baleari
[0] Umgiesser, G., Canu, D.M., Cucco A. 2004. A finite element model for the Venice Lagoon. Development, set up, calibration and validation, Journal of Marine Systems 51(1-4):123-145, DOI: 10.1016/j.jmarsys.2004.05.009