OSM come strumento di recupero della trama geostorica e paesaggistica dei territori: il caso “SEW line”
I recenti investimenti nazionali e regionali sulle dotazioni infrastrutturali legati al PNRR hanno comportato una rinnovata stagione di sviluppo di autostrade e linee ferroviarie, sia convenzionali che AC/AV.
Il percorso di ricerca inter-ateneo PRIN 2022 PNRR SEW Line (che vede coinvolte unità di ricerca dalle università di Bergamo, Padova e Roma Sapienza), muove dalla necessità di sviluppare un modello che preveda un approccio olistico, replicabile e scalabile, al progetto delle infrastrutture lineari ed il loro inserimento nel paesaggio. Con sempre maggior frequenza, i processi di pianificazione sembrano non considerare in maniera adeguata gli impatti delle infrastrutture sugli ecosistemi, sulle piattaforme agro-industriali ed i sistemi produttivi, ma anche sulle comunità ed i processi di valorizzazione del patrimonio culturale locale. Concentrando l’attenzione sulle aree rurali e periurbane, il modello SEW Line si propone di indagare il rapporto tra infrastruttura e contesto, basandosi su aspetti ambientali, paesaggistici, sociali, economici e storico-culturali.
Per fare ciò, non è possibile prescindere dalla cartografia istituzionale e dalle informazioni in essa contenute, trattate tramite l’utilizzo di Sistemi Informativi Geografici (GIS). Di converso, si riconosce la difficoltà nel lavorare solo attraverso questi dati per identificare, comprendere e rappresentare la trama geostorica di un territorio. Questo perché l’impianto delle basi cartografiche consolidate non fornisce sempre in maniera completa tutti quegli elementi necessari alla ricostruzione del rapporto tra infrastruttura e paesaggio, la complessità del palinsesto risultante dalla loro sovrapposizione, o la qualità degli elementi (servizi ecosistemici, matrici paesaggistiche, elementi patrimoniali, ecc.) presenti.
Accostare agli strumenti tradizionali alcune attività innovative di georeferenziazione e mappatura permette di analizzare e spazializzare il portato delle interazioni tra elementi naturali, umani e storici che si sono sedimentati e stratificati in un paesaggio nel corso degli anni.
Il caso presentato si incardina all’interno della ricerca “SEW line” e si articola, nell’ambito di un living lab, su un lavoro di terreno e su un’attività di formazione - editathon sviluppato in collaborazione e con il supporto di Wikimedia Italia. Questo approccio ha permesso al gruppo di ricerca di raccogliere dati e georeferenziare tutti quegli elementi che non sono visibili sulle mappe consolidate (come, ad esempio, la presenza di fontanili o di palate nel contesto del reticolo idrografico), attraverso l’osservazione diretta. Successivamente, è stato utilizzato Open Street Map con la duplice finalità di strumento di inserimento dati e mappatura, da una parte, e come attivatore di coinvolgimento della comunità locale, dall’altra.
L’attività ha evidenziato una complessità paesaggistica che ha permesso diverse letture interpretative anche dell’aspetto legato alle trame geostoriche e ha, inoltre, permesso di poter coinvolgere la collettività nell’attività di recupero e localizzazione di queste informazioni.