Geodaysit 2023

MARA REMI


Sessions

06-15
11:30
15min
La mappatura geomorfologica a “copertura totale” mediante l’utilizzo di software opensource: strumento di valutazione, gestione e mitigazione dei rischi geomorfologici
MARA REMI

La mappatura geomorfologica a “copertura totale” mediante l’utilizzo di software opensource:
strumento di valutazione, gestione e mitigazione dei rischi geomorfologici

Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Mara Remi – mara.remi@uniba.it

Abstract
La produzione di cartografie geologiche e geotematiche è essenziale per il Sistema Informatico Territoriale Integrato, il quale fornisce una comprensione approfondita del territorio in termini di litologia, strutture e morfologia, rendendolo un utile strumento per la pianificazione territoriale. Nel tempo, numerosi progetti hanno contribuito alla creazione di queste mappe, utilizzando simboli e colori standardizzati (ad esempio, il progetto CARG) per ottenere una rappresentazione cartografica omogenea con un linguaggio comune e interpretabile a livello nazionale. Attualmente, la cartografia geomorfologica "a copertura totale" è emersa come uno strumento fondamentale per la valutazione, gestione e mitigazione dei rischi geomorfologici, favorendo una pianificazione territoriale accurata. A differenza dell'approccio cartografico "tradizionale", che impiega simboli e colori per rappresentare dati morfogenetici, questo metodo utilizza vettori poligonali e puntuali. Ciò garantisce che nessun punto o area venga trascurato durante il processo di interpretazione e che ogni elemento sia discretizzato, offrendo una rappresentazione completa e dimensionalmente corretta della complessità del paesaggio fisico (forme, depositi e processi) su diverse scale. La creazione di questa Carta Geomorfologica a copertura totale viene effettuata su piattaforme GIS open source (come QGIS), sfruttando le potenzialità di georeferenziazione, digitalizzazione degli elementi cartografici, visualizzazione multiscala e elaborazione di layer informativi diversi. Per facilitare la redazione cartografica, sono stati raccolti ed elaborati diversi layer informativi utilizzando il software QGIS, che supporta l'interpretazione degli elementi morfogenetici della superficie terrestre. A partire da una base topografica IGM 1:25.000 e CTR 1:5.000, sono stati aggiunti ulteriori layer informativi, tra cui ortofoto, dati idro-geomorfologici, modelli digitali del terreno (DTM) e dati LiDAR. Utilizzando le informazioni contenute negli ultimi due (ovvero l'elevazione del terreno), è possibile derivare, tramite gli strumenti di processing di QGIS, mappe di indici geomorfologici che supportano l'interpretazione e la mappatura delle forme. Un esempio di questi layer sono gli "hillshade", raster che mappano il terreno utilizzando luce e ombra per simulare un effetto 3D, e i "geomorphon", raster derivati da un'analisi qualitativa della topografia che, attraverso l'uso di diversi colori, permettono di visualizzare le forme più comuni del paesaggio, come aree di pendenza, ripiani pianeggianti, avvallamenti, valli, oltre a punti più alti come creste e crinali. Questi elementi sono fondamentali per la mappatura delle unità geomorfo-topografiche, che a loro volta contribuiscono al riconoscimento delle morfologie e alla comprensione dei processi morfogenetici che determinano l'evoluzione del paesaggio. In conclusione, questi elementi di supporto sono considerati un aspetto chiave per la mappatura geomorfologica a copertura totale, in quanto consentono la discretizzazione accurata delle forme del paesaggio e dei processi a cui sono soggette, migliorando la valutazione del livello di pericolo e/o di rischio geomorfologico.

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